Piero Enrico Lombardo, nasce a Genova nel 1954, vive a Carpeneto (Al) ed esercita la sua professione di Architetto ad Ovada.
All’inizio degli anni ‘80 dipinge opere di carattere informale geometrico, che inserisce abitualmente negli spazi abitativi, commerciali e direzionali da lui progettati. Negli anni ‘90, influenzato dalla “Pittura Analitica” e dall’incontro col Maestro Enzo Cacciola, inizia a realizzare opere di matrice concettuale, creando un connubio tra materia e geometria.
Nelle sue opere sono presenti i materiali usati nell’edilizia: malte, cemento, collanti, metallo e smalti, che abbinati, mescolati e fra loro compenetrati danno forma a opere astratto geometriche.
Dicono di me
La formazione artistica di Lombardo viaggia parallela alla sua cultura professionale. All’inizio del suo percorso ha indagato le strutture del colore derivate dalla realtà ligure.Passato rapidamente e proficuamente questo fertile momento, Lombardo già a fine anni ‘80 recepisce le nuove straordinarie possibilità della pittura analitica e aniconica con una variante sapientemente tecnica: strumenti della costruzione, silenti ma straordinariamente evocativi.
Vittorio Baretto
Il processo operativo che Piero Enrico Lombardo esprime è un’estensione del pensiero che non vuole vincolare la creazione. Anzi, ne è parte in causa nel rispetto del materiale e del gesto in una dialettica che rende evidente l’analisi degli strumenti e dove, come estrema conseguenza, l’artista stesso diventa opera.
- domandare a Calzolari quanto sale ha messo sulla tela;
- domandare a Penone perché ha tagliato e scorticato le piante. Erano così belle!;
- domandare a Cattelan chi gli ha fatto Hitler in ginocchio a il Papa morente;
- domandare a Lombardo se le grate potranno, nel tempo, arrugginire.
Mario Canepa